Piano AAA Ristorazione climatica

Salvare il clima sarebbe facilmente possibile. Perché nessuno lo sa?
Purtroppo, la politica climatica è definita dai miti industriali dei lobbisti industriali. Sono quasi riuscite a creare uno spirito  di impotenza per indebolire la speranza: “Il cambiamento climatico è irreversibile”.
Ma da un punto di vista puramente scientifico, una ristorazione completa del clima può essere realizzato senza problemi: Il contenuto di CO2 dell’aria può essere ridotto ad un livello quasi preindustriale in 40 anni.

Rinnovabili al posto dei fossili:
La metà dell’energia fossile sarà sostituita da fonti rinnovabili, che consentirebbero di risparmiare 4 Gt C all’anno. In particolare, l’energia solare sarebbe più economica del fossile se gli abitanti dei paesi industrializzati coprissero il loro fabbisogno energetico con un mix di energia solare, eolica e idrica. La quantità di energia disponibile è l’ennesima volta quella attualmente consumata. Tecnologie solari efficienti e poco costose bastano per i 4 miliardi di persone nelle regioni tropicali e subtropicali, il cui fabbisogno energetico può essere pienamente soddisfatto dall’energia solare.

Divieto globale di distruzione delle foreste
16 milioni di ettari di foresta vengono distrutti ogni anno, la maggior parte sono foreste pluviali tropicali, che incorporano 500 tonnellate di carbonio per ettaro. Un divieto globale di distruzione delle foreste consentirebbe di un risparmio di oltre 7 Gt C/anno. (L’uso sostenibile delle foreste o la loro trasformazione in agroforesteria sarebbe ancora possibile, non inquinerebbero il clima o farebbero poco).

Meno carne
Solo una sana quantità di carne: una conversione di un decimo delle superfici foraggiere globali in foreste o agrosilvicoltura assorbirebbe 4 Gt C/anno. (Superficie mondiale di prati e foraggi: ~4 miliardi di ettari.
Ma una nuova foresta inizia solo dopo dieci anni ad assorbire 10 tonnellate di carbonio/anno/ettaro.
La differenza di carbonio die una (agro-)foresta è di 250 t/ettaro, dopo 35 anni si possono estrarre 10 t C di legno/anno/ettaro per energia CO2-neutrale o come materiale da costruzione).

“TripleA”:
Se impieghiamo cinque anni per implementare queste soluzioni win-win “tripleA”, allora in 40 anni, nel 2050, il CO2 cade a un livello quasi preindustriale:
• Solo la metà dell’energia fossile: 160 Gt C di emissioni da carbonio di meno
• Nessuna distruzione delle foreste: 120 Gt C di emissioni di carbonio di meno
• La riforestazione di 10% die prati: 40 Gt C te di emissioni di carbonio di meno :
Nel 2050, la quantità di carbonio nell’aria sera diminuita di 205 Gt C.
Il riscaldamento globale sarebbe storia.
Dove non c’è volontà, non c’è modo: Questi esempi di calcolo scientifico mostrano che purtroppo l’economia e la politica hanno altri obiettivi che la protezione del clima e dell’umanità.
Questi metodi costano meno che i fondi per il salvataggio delle banche.

Una trappola funziona solo se non riconosciamo le vie d’uscita.

L’assicurazione antiparassitaria

Vietare i pesticidi danneggia gli agricoltori?
I pesticidi danneggiano la popolazione.
Quando due litigano, il terzo si rallegra.

“Gli agricoltori hanno bisogno dei pesticidi per garantire i loro raccolti e redditi”.
Con tossine dannose per la salute?
O con un’assicurazione contro i parassiti? Le perdite causate da farfalle e muffe sono rimborsate dallo stato, come i danni causati da lince, lupi, orsi e il gelo tardivo.
Il costo di una tale assicurazione è troppo elevato? È il metodo più semplice, economico ed efficiente per ridurre le malattie della civiltà. Il cibo contaminato da pesticidi è un metodo di risparmio stupido.

Il grande tabù dell’agricoltura: Perché abbiamo bisogno dell’industria di pesticidi?
Cosa sa fare che gli agricoltori non sanno?
Per produrre cibo, ci vuole terra, pioggia, concime, macchine, contadini e il loro knowhow. Niente di più.
“E pesticidi per proteggere i campi!”
Con una buona pratica professionale non c’è ne sono quasi problemi. Perché il miglior investimento è la competenza.
L’unica vera mancanza nell’agricoltura è la mancanza di apprezzamento dei veri esperti: Con i loro concetto di una natura malvagia e di contadini incompetenti, le industrie dei pesticidi hanno riuscite a negare non solo tutta competenza professionale agli unici produttori di alimenti richiesti, ma persino il diritto di esistenza.

Un’assicurazione contro i parassiti invece di pesticidi è come i dossi stradali invece delle trappole radar: Intelligente invece di tecno-overdrive.

I super-parassiti
Gli agricoltori non hanno bisogno di pesticidi. Hanno bisogno di un reddito sicuro ed equo.
L’assicurazione contro i parassiti è una soluzione vantaggiosa per tutti: Gli agricoltori, i consumatori e l’ambiente.
Ma no per le industrie dei pesticidi. Ma i danni che causano sono infinitamente peggiori delle modeste perdite causate dai coleotteri, farfalle e funghi.
L’unico vero problema in agricoltura è la leadership tecnica intoccabile della chimica dei veleni sulla produzione alimentare. Non possiamo permetterci gli agricoltori, ma un’industria superflua di tossici?
Non è una costrizione naturale, ma una strategia di nepotismo, la politica agricola affida la leadership sul settore agricolo alla industria tossica e pretende, che non siamo in grado ni pagare dei salari equi ai contadini o del cibo sano. Ma solo una gigantesca industria di pesticidi, i bonus e i profitti astronomici dei suoi manager, e degli investitori della ChemChina e gli enormi costi delle malattie della civiltà.
Le industrie dei pesticidi sono dei parassiti superflui, con le proprietà tipiche dei parassiti: Sono incapaci di nutrirsi da soli, devono usurpare il lavoro degli altri.

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Chi teme la natura non ha il pollice verde, ha dei problemi.

Chi ha paura dei cavalli non vincerà mai una gara.

Un’assicurazione contro i parassiti? Come si può rilevare un’infestazione di parassiti in modo economico e corretto?

Con un concorso: La migliore e più semplice app anti-parassiti: Foto del cellulare dell’infestazione centrale, (immagine completa e immagine zoom), poi altre cinque foto, ciascuna a cinque metri di distanza diritto attraverso il campo, tutte le foto con GPS automatico e date.
Si prega di inviare i suggerimenti all’UFAG. Visto che rifiuterà una soluzione rapida al problema così efficiente e veloce…
… siti web o gruppi volontari possono scegliere il vincitore del concorso per cercare di aiutare l’UFAG a proteggere il pubblico gratuitamente, ma in modo rapido ed efficiente.

L’assicurazione antiparassitaria

Il grande tabù dell’agricoltura: Perché abbiamo bisogno di pesticidi?

Per facilitare il lavoro dei contadini?

In Cina, i lavoratori impollinano gli alberi da frutta a mano.

Perché la politica agricola rischia tanto lavoro inutile e costoso?

Sua priorità non é la protezione dell’agricoltura.

O delle api.

O delle persone.

“Gli agricoltori hanno bisogno dei pesticidi per garantire i loro raccolti e redditi”.

Con tossine dannose per la salute?

O con un’assicurazione contro i parassiti? Le perdite causate da farfalle e muffe sono rimborsate dallo stato, come i danni causati da lince, lupi e orsi.

Il costo di una tale assicurazione è troppo elevato? È il metodo più semplice, economico ed efficiente per ridurre le malattie della civiltà. Il cibo contaminato da pesticidi è un metodo di risparmio stupido.

La grande domanda tabù dell’agricoltura é: Perché abbiamo bisogno delle industrie di pesticidi? Cosa sanno fare che gli agricoltori non sanno fare?

Per produrre cibo, ci vuole terra coltivabile, pioggia, concime (verde), macchine, contadini e il loro knowhow. Niente di più.

“E pesticidi per proteggere i campi!”

Con una buona pratica professionale non c’è ne sono quasi problemi. Perché il miglior investimento è la competenza.

L’unica vera mancanza nell’agricoltura è la mancanza di apprezzamento dei veri esperti: Con i loro suggerimenti di una natura malvagia e di contadini incompetenti, le industrie dei pesticidi hanno riuscite a negare il diritto di esistenza e di competenza agli unici produttori di alimenti richiesti.

Gli agricoltori non hanno bisogno di pesticidi.

Hanno bisogno di un reddito sicuro ed equo.

La politica agricola affida la leadership sul settore agricolo a la industria chimica e propaga una soluzione agricola chiave: Meno contadini, perché non siamo in grado di pagargli dei salari equi, e ancora meno una produzione di cibo sano. Ma solo una gigantesca industria di pesticidi, i bonus astronomici dei suoi manager a chi, e gli enormi costi delle malattie della civiltà.

L’assicurazione contro i parassiti è una soluzione vantaggiosa per tutti: Gli agricoltori, i consumatori e l’ambiente.

Ma no per le industrie dei pesticidi. Ma i danni che causano sono infinitamente peggiori delle modeste perdite causate dai coleotteri, farfalle e funghi.

Chi teme la natura non ha il pollice verde, ha dei problemi.

Chi ha paura dei cavalli non vincerà mai una gara.

Salvare il clima: Plan A

Salavre il clima – una utopia? 
La politica negozia il grado “accettabile” di destabilizzazione del clima.
Il discorso climatico dovrebbe svolgersi al livello dovuto: Non esiste nessun concetto che possa trasmettere fiducia o persino entusiasmo. 

Il sabotaggio del salvataggio
Il clima sta malato e consulta un medico. Che gli nasconde le terapie più efficaci, immergendole in una terminologia incomprensibile. Finché il nostro povero paziente accetta tristemente che non c’è più speranza. 
La protezione del clima non funziona perché…
   no si chiede perché.
   e non si conoscono le soluzione le più efficace.

Plan A: La protezione di tutte le foreste
Per le science naturali, salvare il clima e facile.
Fino a 24 milioni di ettari di foresta sono distrutti ogni anno, a gran parte dei “rainforest” tropicali, che incorporano fina a 500 tonnellate di carbonio per ettaro.
Un divieto globale di distruggere le foreste potrebbe evitare la produzione di 8 Gt C all’anno
 (= 8 giga-tonnellate di carboni = 8 miliardi di tonnellate di carboni = 30 Gt CO2).
L’aumento annuale di carbonio nell’atmosfera è di 5 Gt C. (= 18,5 Gt CO2).
Quest’unico metodo sarebbe sufficiente per fermare il riscaldamento globale.

Le foreste – un fattore chiave
Se e tanto facile salvare il clima, perché non l‘abbiamo già fatto?
Questo concetto “biomassa invece di CO2” é stato ratificato dalla maggioria dei nazioni, e poi… dimenticato.
L’uso delle terre è un fattore climatico decisivo. Che fu eliminato.
Da chi? Da quei gruppi che rifiuteranno anche in futuro una protezione globale delle foreste.
Il catalogo delle loro scuse:
• “Abbiamo bisogno delle terre per ingrassare” … le steak XXL.
• “Abbiamo bisogno delle terre per i “bio”- carburante”… per le macchine XXL.
• “Non si può verificare la protezione delle foreste!” I satelliti e computer sono in grado di rilevare tutte le distruzioni di foreste.
• “Ma la gente povera?” Il guadagno di una agroforestry, i giardini forestale tradizionale e tropicale é molto più elevato di quello della produzione di bestiame o di soia.
• “E i paesi in via di sviluppo?” La coalizione delle “rainforest nations”avrebbe già accettato lungo tempo fa una tale legge come parte di un risarcimento, come la cancellazione dei debiti.

La questione cruciale
“Non si può proteggere le foreste e il clima con delle legge!?”
Un’auto parcheggiata male può essere multata.
La distruzione del clima e dell’umanità, tuttavia, non è vietata.
La protezione globale delle foreste è una domanda cruciale che rivela le vere priorità degli impegni. E il Greenwash.
E’ ora che la politica riconosca che un “diritto al profitto” non esiste. Il diritto alla vita delle generazioni future pero è un diritto umano.
Il contenuto di CO2 dell’atmosfera è aumentato di un terzo dall’inizio dell’industrializzazione, l’attuale aumento annuale di 5 Gt C è drammatico.

Conflitto d’interesse
Perché l’IPCC calcola in Pg, in petagrammi? 1 petagrammo corrisponde a 1 quadrilione di grammi, cioè 1.000.000.000.000.000 di grammi. Perché i calcoli a livello di un pianeta, cioè quantità enormi, si calcolano in grammi?
1 Pg =1 Gt  (1 petagrammo = 1 gigatonellata, 1 miliardo di tonnellate, una formulazione molto più comprensibile.)
È ingenuo presumere che gli onnipotenti piromani/industrie dei fossili non stiano cercando di controllare i vigili del fuoco/l’IPCC.
Nei rapporti agricoli dell’IPCC non esiste né l’agricoltura biologica né il suo eccellente equilibrio climatico. Nonostante il devastante impatto climatico dell’agricoltura industriale, propagano la „protezione“ del clima con pesticidi, OGM, irrigazione e fertilizzanti artificiale